Memorial 2021 Felice Pulici

Presentato in Campidoglio il libro di Alfredo Parisi

 

 

Giustizia sportiva e rispetto dovuto

Le dichiarazioni del Presidente del CONI, Dr. Petrucci, sintetizzate dal lapidario “Giù le mani dalla Giustizia Sportiva”, così come riportate dalla Gazzetta dello Sport del 24 agosto, credo siano l’ennesima dimostrazione di quel grido di dolore di chi vede il mondo dello sport, e del calcio in particolare, svilito da atteggiamenti vittimistici e pericolosi nei termini e nei modi con cui vengono rappresentati, anche attraverso l’effetto di amplificazione dato dai media.

Modi e tempi errati: i primi perché non coerenti con le funzioni ed il ruolo di chi all’interno del sistema ha, spesso da protagonista, concorso a costruire il quadro normativo e regolamentare che governa il sistema stesso, gli altri perché la vicinanza con l’avvio del campionato sembra proporre una sorta di sudditanza psicologica nei protagonisti (calciatori, società, arbitri, tifosi, pubblico) nei confronti di chi si è vestito dei panni della vittima perseguitata ingiustamente.

Già il fatto della tempestività delle motivazioni “riservate” ad un soggetto che avrebbe dovuto essere considerato alla pari degli altri inquisiti e di una società che non può non essere equiparata, quantomeno sul piano formale, alle altre partecipanti ai campionati, rappresenta un trattamento di riguardo, a mio avviso, non dovuto.

A breve, conosciute le motivazioni delle altre sentenze della Corte, Federsupporter potrà fornire un approfondito commento nell’alveo di quello che è e non può non essere un sistema processuale diverso dal sistema penale, più volte richiamato, e condizionato dalla necessità della brevità decisionale e dai principi propri di un sistema inquisitorio al quale non possono estendersi, se non latamente, i principi propri e maggiormente garantisti del sistema penale accusatorio.

 

Il Presidente

Alfredo Parisi


Sanzioni disciplinari: reale penalizzazione o apparenza ?

La razionalità ed il senso di giustizia di Zeman contro la sicumera e l'arroganza dei "signori del pallone ".Le discussioni apparse sui media in questi giorni in merito alle attività consentie agli allenatori squalificati per illecito sportivo o per omessa denuncia di quest'ultimo, hanno indotto Federsupporter ad effettuare una approfondita disamina del quadro normativo/regolamentare di riferimento.

L'attento studio dell'Avv. Rossetti traccia un percorso interpretativo che si conclude con un richiamo ad una reale " afflittività" che non può non avere una sanzione comminata per le suddette infrazioni che sono quelle più gravi previste dall'ordinamento sportivo.

Il Presidente

Alfredo Parisi

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Accordo Lega Calcio Serie A –AIC : Novità od Ovvietà

 

Si è dato ampio risalto all’inserimento nel CCNL dei calciatori di una clausola che, in occasione di squalifica per illecito sportivo o per scommesse vietate, conferisce alle società la possibilità di sospendere, per la durata della squalifica, il pagamento dei compensi.

Nell’approfondimento di questa “ novità” , l’Avv. Rossetti chiarisce che, indipendentemente dalla clausola di cui sopra, esiste già il diritto delle società alla sospensione .

Ma, soprattutto, si auspica il superamento della qualificazione del rapporto intercorrente tra società sportive e  atleti come di lavoro subordinato.

Il Presidente

Alfredo Parisi

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