29. maggio. 2025 : una vicenda assurda

L’impegno di Federsupporter, per la ripresa a dignità sociale dello Stadio Flaminio, risale nel tempo;  sin dal 2014  nei rapporti con le Istituzioni comunali, nel marzo 2017  ( “Impianti sportivi: Tor di Valle e Flaminio”) e settembre 2017 (Il Flaminio non deve morire”) con i Convegni pubblici tenutisi  all’Auditorium del MAXXI che hanno visto la partecipazione del Presidente del II Muncipio e dei suoi consiglieri comunali, del mondo universitario, di esponenti del modo dell’architettura e di Italia Nostra.

Il coinvolgimento pubblico e istituzionale è  proseguito con la manifestazione “Vivi il Flaminio” ( 21.04.2018) presso le curve dello Stadio Flaminio, alla quale hanno partecipato il Coni Regionale del Lazio, nella persona del Presidente Viola,l’Istituto di Credito Sportivo nella persona del Presidente Abodi, e numerose Associazioni di volontariato del territorio.

L’impegno di Federsupporter è  culminato con il Convegno a Palazzo Valentini ( 15.04.2024) “ Lo Stadio Flaminio al centro  di una visione strategica dello sport a Roma”,che ha riunito istituzioni pubbliche (Assemblea Capitolina – Consigliera Valeria Baglio), Roma Capitale (Assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato), Municipio II (Consigliera Arianna Camellini), CONI Comitato Regionale Lazio (Presidente Riccardo Viola) e  professionalità del mondo sportivo (Professor Giuseppe Capua), universitario (Professor Piero Sandulli) e del mondo politico (On.le Roberto Morassut).

A seguito delle risultanze del Convegno,  Federsupporter ha proposto la costituzione di un Tavolo Tecnico di confronto con tutti i soggetti interessati che permetta, come affermato dal Professor Sandulli, “…una valida collaborazione pubblico privata in una ipotesi di project financing sotto l’egida di Roma Capitale (proprietaria dell’impianto), della Società pubblica Sport e Salute e dei privati interessati ai quali far consentire i finanziamenti dell’Istituto per il Credito Sportivo”.

Le recenti notizie sulle iniziative che interessano lo Stadio Flaminio, ma, soprattutto, la risposta del Comune di Roma alla richiesta formulata da Federsupporter di accesso agli atti per esprimere, come richiesto dalla normativa in tema di impiantistica sportiva ( D,lgs 38/2021),il proprio parere quale soggetto portatore di interesse e di diritti collettivi, ci ha indotto a convocare la presente riunione, per fare il punto sulla situazione attuale dello Stadio Flaminio.

Non vogliamo entrare nel merito dei progetti, peraltro, l’uno, quello della ATI /Roma Nuoto per ilquale è stato deliberato dall’Assemblea capitolina il 24 aprile scorso, “ il mancato riconoscimento  del pubblico interesse” o l’altro, della S.S. Lazio, tuttora, di fatto inesistente, come recentemente sottolineato dall’ANAC e confermatoci dallo stesso Comune di Roma il 3 aprile scorso, ma crediamo che sia un obbligo morale richiamare ancora una volta l’attenzione delle Istituzioni statali e sportive sullo stato di inaccettabile degrado dell’impianto sportivo romano. Un degrado  che configura anche e non solo danni erariali e sul quale è stata interessata la Corte dei Conti.Quanto sopra anche alla luce della certificazione del Flaminio quale patrimonio architettonico del XX secolo da tutelare , come si evince dalle 586 pagine del Conservation Planconsegnato al Comune di Roma nel 2020 e sul quale, peraltro non è stato fatto alcun segna nella delibera dell’Assemblea Capitolina.

Federsupporter

Alfredo Parisi

Copyright © 2014 by FederSupporter