S.S. Lazio: fuori dall’Europa ma alla conquista del Vietnam

Nostri soci, azionisti della S.S. Lazio e tifosi, ci chiedono di esprimere un parere sull’accordo tra la Lazio e la piattaforma di intrattenimento e scommesse vietnamita ABCVIP.

Con un recente comunicato ufficiale, la S.S. Lazio spa ha annunciato “la firma di un nuovo contratto di partnership con ABCVIP, tra le piattaforme di intrattenimento on line più affermate a livello internazionale che diventa così Official Regional Partner South Est Asia del Club”.

E ancora “attraverso questa collaborazione, S.S. Lazio e ABCVIP sviluppano contenuti esclusivi e attività di fan engagement dedicate ai tifosi del Sud Est Asiatico, con l’obiettivo di rafforzare la presenza del Club in un’area strategica di costante crescita in termini di appassionati di calcio”.

Ciò premesso, quanto sopra riportato non può non suscitare stupore e perplessità.

Stupore perché si assume come presupposto dell’accordo che in Vietnam e nel Sud Est Asiatico esista una comunità di tifosi della Lazio non da costituire ma da “rafforzare”. Una comunità. Almeno finora, del tutto sconosciuta ai più, ma resa nota dalla Lazio.

Né i risultati sportivi conseguiti dalla Società in questi ultimi 21 anni hanno mai avuto un grande rilievo e grande risonanza a livello internazionale tale da giustificare l’esistenza di una significativa comunità di tifosi della Lazio in quell’area geografica.

Quanto poi alla natura giuridica dell’accordo, non conoscendo i dettagli ed i contenuti, è difficile pronunciarsi in maniera netta e certa.

A tale riguardo e per dare comunque valore alle espressioni, si ritiene opportuno fornire una sintesi definitoria dei diversi rapporti: sponsor e partner.

Il primo rapporto comporta un intervento economico o tecnico finalizzato, per quello che riguarda lo sponsor, ad ottenere visibilità per il proprio marchio attraverso pubblicità e promozioni.

Più complesso e articolato è il rapporto di partnership che prevede una attiva collaborazione tra le parti per il raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi attraverso una gestione coordinata, per esempio per accedere a nuovi mercati.

Nel comunicato della Lazio si legge: “la partnership circoscritta al mercato del Sud Est Asiatico è pienamente conforme alla normativa vigente in Italia e non comporta in nessun modo la violazione delle disposizioni nazionali in materia di pubblicità e sponsorizzazioni”.

Una precisazione che si porta ad essere interpretata come una classica “excusatio non petita”.

La ABCVIP è, sicuramente, una piattaforma di gioco on line che non opera e non si propone di operare solo nel mercato del Sud Est Asiatico, bensì nel mercato globale.

In particolare, ABCVIP nel proprio comunicato ufficiale dichiara “ABCVIP è orgogliosa di annunciare che la rinomata squadra di calcio europea della Lazio è diventata ufficialmente suo Brand Ambassador. Si tratta di una pietra miliare strategica che segna un significativo passo avanti sul percorso di ABCVIP verso l’espansione nel mercato internazionale ed il rafforzamento della sua posizione globale.” Ed inoltre “La partnership con la Lazio consente anche a ABCVIP di connettersi con milioni di fan in tutto il mondo”.

Parole che, oggettivamente, non collimano con l’espressa precisazione contenuta nel comunicato della Lazio, secondo cui l’accordo è esclusivamente circoscritto all’area del Sud Est Asiatico.

Il comunicato di ABCVIP, infatti non lascia dubbi sul fatto che essa, con l’accordo, utilizzando il brand della Lazio, intenda espandersi in tutto il mondo.

Ne consegue che l’accordo deve essere valutato, a prescindere dal nomen, che le parti hanno attribuito ad esso, sulla base sostanziale della sua causa e del suo contenuto.

Causa e contenuto che indicano chiaramente come si tratti di un accordo con il quale ABCVIP, con il brand della Lazio si fa pubblicità, offrendo alla Lazio, in cambio, la possibilità di accrescere il numero dei suoi tifosi nell’area del Sud Est Asiatico.

L’accordo, pertanto si configura come una forma di pubblicità, realizzata mediante la pratica in uso nella prassi commerciale della permuta.

Vale a dire, una pratica con la quale una azienda si fa pubblicità pagando non in denaro, bensì con propri prodotti o servizi.

Ma, oltre a quelle che precedono, ulteriori considerazioni si impongono.

Lascia, sicuramente, interdetti e, in mancanza di un primario sponsor in tutti questi anni, oggi la Lazio si riduca ad andare a trovare un partner addirittura nel lontano Sud Est Asiatico in cui, oggettivamente, della Lazio non si sa nulla o ben poco.

Si va altresì a fare un accordo con un partner che opera nel mondo delle scommesse e che, tra queste, organizza ed accetta anche quelle su combattimenti tra animali.

Combattimenti diffusi e popolari in quell’area geografica, e lo fa con una Società come la Lazio che ha come simbolo proprio un animale, sia pure il più nobile, l’Aquila; Società che è stata eletta a Ente Morale con Regio Decreto n. 907 del 2 giugno 1921, per le sue benemerenze sociali e culturali, oltrechè sportive.

Quanto sopra, tenuto conto che nel nostro ordinamento le scommesse su animali costituiscono un delitto penale punibile con la reclusione da 2 a 4 anni e con la multa da € 50.000 a € 160.000 (così art. 544, quinquies C.P.).

Un accordo, dunque, che certamente non può giovare alla dignità, alla reputazione ed all’immagine di un Ente Morale.

Mi sia, infine, consentito stigmatizzare l’uso, anzi l’abuso, nella Comunicazione della Lazio di altisonanti espressioni in lingua inglese, degne della creatività del Conte Mascetti, interpretato da Ugo Tognazzi, nel Film “Amici miei”, espressioni funzionali solo ad imbellettare e rendere confuse cose che sarebbero molto più chiare e comprensibili se dette in lingua italiana, secondo il profetico ma efficace detto “parla come mangi”.

Avv. Massimo Rossetti

Copyright © 2014 by FederSupporter